Il nome plantare deriva dalla struttura anatomica dove agisce, cioè la pianta del piede. Il piede è una struttura molto complessa perché deve rispondere a diversi tipi di forze in base alla situazione in cui si trova il corpo: statica o dinamica. Il plantare serve a correggere la distribuzione del carico corporeo durante la fase di appoggio del piede e deve essere realizzato in modo da non causare dolore al piede intervenendo sulla struttura stessa adattandosi a tutte le tipologie di piede, anche quelli piatti o cavi.

È di reale beneficio in caso di determinate patologie poiché aiutano a distribuire correttamente il carico che dal fisico arriva al piede quando si sta in piedi, si corre o si cammina.

Il piede dell’uomo è nato per deambulare senza scarpe per questo motivo sono utilizzati in patologie specifiche del piede, è sempre meglio che il difetto venga risolto naturalmente.

Quando il peso si distribuisce in modo sbagliato sovraccaricando articolazioni e ossa possono emergere tensioni, infiammazioni e dolori. Di piedi ne abbiamo solo un paio, ci portano per tutta la vita, circa 70 anni, a percorrere oltre trecentomila km, dobbiamo prendercene cura.

La cattiva distribuzione del peso è causata da patologie come: tallonite, tendinite, alluce valgo, piede cavo o piatto, piede torto congenito, metatarsalgia. I plantari utilizzati sono d’aiuto alla correzione di queste patologie elencate ma anche per lo scarico della spina dorsale, per l’alleggerimento e il sostegno delle articolazioni, per il miglioramento della scioltezza dei movimenti degli sportivi (per chi pratica corsa, jogging, ciclismo).

Per chi pratica sport regolarmente può utilizzare dei plantari che aiutano l’ammortizzazione dei traumi del piede al suolo, basandosi sull’asse della propria gamba e del calcagno.

Essendo l’ortesi plantare un dispositivo medico realizzato interamente su misura, i materiali utilizzati vengono scelti in maniera scrupolosa tenendo conto dell’utilizzo delle problematiche patologiche e per rispondere a una doppia necessità: correggere e compensare le problematiche da un lato e dall’altro lato essere tollerato e risultare leggera al paziente.

I plantari si dividono in tre categorie: antalgici, correttivi e biomeccanici.

I primi sono concepiti per limitare, ed eventualmente eliminare, il dolore causato dalle problematiche in corso; vengono realizzati con materiali morbidi per permettere di scaricare il peso e la pressione accumulata e generalmente vengono prescritti a soggetti con artrosi, diabete, gravi insufficienze circolatorie.

I plantari correttivi sono pensati per risolvere problematiche nell’età evolutiva, ovvero fino a quando l’apparato muscolo-tendineo scheletrico è in grado di rispondere a delle oscillazioni esterne. Tali dispositivi, per mezzo di cunei, hanno lo scopo di risolvere nei bambini il problema del piede piatto.

I plantari biomeccanici si caratterizzano per la complessità della costruzione e per la competenza che un tecnico ortopedico deve avere per aiutare al meglio il paziente e ristabilire una corretta funzionalità del passato. Questo tipo di ortesi richiedono uno studio approfondito della patologia valutando la pressione/forza nonché l’appoggio a terra sia in statica che in dinamica; vengono realizzati con materiali sintetici termoformabili.

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N.B. Le indicazioni terapeutiche riportate non costituiscono, ovviamente, elenco esaustivo. Per consigli o soluzioni personalizzate chiamaci allo 011.323067 o inviaci un’e-mail a medisan@medi-san.com.

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