Quale mascherina scegliere per garantire un’adeguata protezione delle vie respiratore dalla trasmissione del Coronavirus?
Le mascherine, in base alla tipologia offrono protezione respiratoria, impedendo o limitando l’inalazione di particelle aerodisperse a seconda della capacità di filtrare l’aria in ingresso.
Le mascherine, come sapete, ormai fanno parte della quotidianità. Sono diventate uno strumento di uso comune, non più riservato solo all’ambito medico – sanitario.
Mascherine, le tipologie:
Ci sono diversi tipi di mascherine, una delle tipologie più usate, è la mascherina chirurgica.
La mascherina chirurgica può essere a due o a tre veli. Si tratta solitamente di veli di polipropilene. Lo strato esterno subisce un trattamento idrofobo, cioè un trattamento idrorepellente, mentre lo strato interno, filtra come setaccio le particelle sospese nell’aria fino a 1-2 micro.
Dopodiché può esserci un terzo velo, ancora più interno, a contatto con la cute, che ha lo scopo di proteggere il viso dallo strato filtrante.
La mascherina chirurgica va indossata utilizzando gli elastici: va portata vicino al volto, dopodiché va sagomata leggermente sul naso per farla aderire meglio ed essere allo stesso momento comoda.
Dopo 3-4 ore di utilizzo è da smaltire nell’indifferenziata, si stratta di un dispositivo monouso. La mascherina chirurgica viene denominata anche “mascherina altruista” perché questo tipo di filtraggio funziona molto bene in uscita, ma meno bene in entrata.
Quindi, se si è stati contagiati, con questa mascherina si proteggono gli altri, tuttavia non protegge chi la indossa dall’inalazione di particelle aeree.
La mascherina FFP2 – sigla che identifica il tipo di filtraggio della mascherina. La “2” è la scala di filtraggio intermedia – ed è la mascherina più utilizzata. La mascherina FFP2 è costituita da cinque strati: cioè cinque stadi filtranti.
Lo strato esterno è quello che subisce il trattamento impermeabilizzante, ci sono poi man mano degli strati sempre più fini, che filtrano fino al 95% delle particelle sospese nell’aria. Per questo motivo, nei paesi anglosassoni la mascherina FFP2 è chiamata K95 o N95. Questo tipo di mascherina può essere realizzata in vari modi. Tuttavia, le tipologie FFP2 più usate sono: CON VALVOLA o SENZA VALVOLA.
La valvola, ha l’esclusiva funzione di aiutare la così detta espirazione, quindi non è un fattore che cambia il livello di protezione, però facilita l’espirazione. Il problema della mascherina FFP2 con valvola è che non filtra nell’aspirazione.
La migliore è la mascherina FFP2 senza valvola, denominata anche “mascherina intelligente”. Protegge sia se stessi che il mondo attorno e proprio perché non ha la valvola può essere sanificata più facilmente per essere riutilizzata.
Esistono inoltre le mascherine FFP1, che filtrano l’80% delle particelle ambientali, si tratta quindi di maschere semi-facciali antipolvere usate in settori tessili e alimentari. Non è idonea per la protezione da agenti patogeni che si trasmettono per via aerea.
Infine ci sono le mascherine FFP3, sono un dispositivo di protezione delle vie aeree che assistono individui infetti o potenzialmente infetti e personale di ricerca esposto ad alto rischio. Hanno una capacità filtrante di almeno il 99%.
Ricordiamo che le varie tipologie di mascherine sono da noi disponibili, insieme ad occhiali, igienizzanti e altri dispositivi di protezione. Per info 011 323067 📞
N.B. Le indicazioni terapeutiche riportate non costituiscono, ovviamente, elenco esaustivo. Per consigli o soluzioni personalizzate chiamaci allo 011.323067 o inviaci un’e-mail a medisan@medi-san.com.
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