Il 10 ottobre è la data in cui ogni anno si sviluppa la giornata mondiale della salute mentale o World Mental Health Day. Riconosciuta a livello internazionale dal 1992, nasce con l’obbiettivo di sensibilizzare le persone riguardo alla salute mentale. Infatti, supportata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), in questa giornata si sviluppano una serie di campagne e attività per promuovere le tematiche relative a questo tema.
Anche l’Istituto superiore della sanità (ISS) in Italia sviluppa diverse attività dedicate alla salute mentale in cui sono coinvolti ricercatori o specifici gruppi di lavoro.
Ma cosa si intende nello specifico? I disturbi mentali comprendono:
- disturbi psicotici (come schizofrenia, disturbo delirante).
- anormalità dell’umore (disturbo bipolare e depressione).
- disturbi d’ansia.
- anoressia o bulimia nervose.
- disturbo di abuso di sostanze e di alcol.
L’OMS stima che nel mondo quasi un miliardo di persone convive con un disturbo mentale e che ogni 40 secondi una persona si suicida. Inoltre, questi dati diventano ancora più spaventosi se mettiamo in conto anche l’anno di pandemia COVID-19 e gli effetti che ha avuto su tutta la popolazione mondiale.
L’obbiettivo della giornata mondiale a questo punto, è proprio quello di voler sensibilizzare la popolazione e indurre ad investire su questo settore sanitario che spesso, in ogni società, viene sottovalutato e poco ascoltato. Inoltre, è fondamentale comprendere che la prevenzione si sviluppa sulla consapevolezza e sulla comprensione dei primi segni e sintomi dei disturbi mentali.
Come prevenire i disturbi mentali
La salute mentale costituisce parte integrante del benessere generale di ogni individuo.
Attenzione però! Per la prevenzione dei disturbi mentali, è necessario fare particolarmente attenzione ai primi anni di vita. Infatti, si stima che fino al 50% delle patologie psichiatriche iniziano prima dei 14 anni di età. In Italia, il numero di adolescenti che vivono condizioni di disagio psicologico, che potrebbero sfociare in disturbi veri e propri, rappresenta il 7-8% della popolazione giovanile.
Diventa a questo punto fondamentale, che sin da piccoli i ragazzi siano sostenuti da una serie di consigli che li aiuteranno a superare le sfide quotidiane. Questo perché se non affrontate correttamente, alcune situazioni possono influenzare pesantemente sullo sviluppo e sulla loro possibilità di vivere vite soddisfacenti da adulti.
Scuola, famiglia, comunità locale e sistema sanitario hanno quindi un ruolo fondamentale. Tra i fattori che possono influenzare maggiormente la salute generale possiamo trovare:
- Status economico e lavorativo.
- Livello scolastico.
- Standard di vita.
- Salute fisica.
- Dimensione familiare.
- Discriminazioni.
- Violazione dei diritti.
- Violenza o esposizione ad eventi traumatici come una violenza sessuale.
- Abuso e trascuratezza.
In generale, si può quindi affermare che in età evolutiva è necessario instaurare forti azioni di prevenzione, di diagnosi e di presa in carico precoce dei soggetti che si ritrovano in situazioni di particolari difficoltà.
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