Che cos’è la magnetoterapia?
Gli studi riguardanti gli effetti dei campi magnetici sono noti fin dal tempo degli Egizi, alcuni riferimenti narrano di Cleopatra e la sua abitudine di portare un piccolo magnete sul capo per preservare la sua bellezza, ma il loro utilizzo nella medicina occidentale risale agli anni ’70.
La magnetoterapia è una forma di fisioterapia che sfrutta l’energia elettromagnetica applicando un campo elettromagnetico pulsato (CEMP) a basse ed alte frequenze, a scopi terapeutici. Ogni cellula del nostro corpo ha una certa carica elettrica, che in caso di traumi o malattie tende a diminuire diventando la causa di infiammazione e dolore, la magnetoterapia agisce sulle singole cellule del corpo “ricaricandole” energeticamente e non prevede l’uso di farmaci.
Questa tipologia di medicina alternativa si basa quindi sull’utilizzo di campi elettromagnetici non costanti che sono in grado di stimolare la ripartizione cellulare, è indicata nei casi in qui sia necessario stimolare la rigenerazione di tessuti dopo eventi traumatici per curare tipologie croniche come l’osteoporosi e l’artrosi, e le patologie non croniche come le fratture e le contratture muscolari.
DOVE SI EFFETTUA LA MAGNETOTERAPIA?
Inizialmente si svolgeva presso studi di riabilitazione ma attualmente esistono modelli differenti che permettono di farla a casa propria, una comodità non indifferente contando la durata delle terapie, non è invasiva e di facile applicazione. Ovviamente bisogna sempre consultare il proprio medico per identificare la patologia di cui si è sofferenti.
La magnetoterapia richiede tempi medio-lunghi, con un trattamento che necessita di cicli di 45-90 giorni, le sedute nella maggior parte dei casi sono giornaliere e richiedono una durata minima di 2-3 ore. Se necessario è possibile ripetere il trattamento più volte durante l’anno e non si corrono rischi di sovradosaggio, infatti come nel caso di trattamenti per l’osteoporosi è possibile fare terapia notturna per diverse ore consecutive.
La magnetoterapia permette una più rapida rigenerazione delle cellule danneggiate favorendo il recupero delle condizioni fisiologiche di equilibrio, producendo un’azione antistress. Ad esempio la magnetoterapia, e in particolare quella a bassa frequenza, è in gradi di stimolare le cellule responsabili dell’osteogenesi, migliorando la rigenerazione ossea; aiuta a contrastare la degenerazione delle cartilagini e dei tessuti molli dell’articolazione, anche se la cartilagine è un tessuto che si ricostruisce continuamente da solo può capitare che l’aumento dell’usura è tale da superare la normale capacità rigenerativa per tal motivo è necessario seguire un trattamento terapeutico e preventivo. Questa terapia ha un effetto rilassante sulla muscolatura liscia e striata, rilassando le fibre e allo stesso tempo decomprime le articolazioni su cui agiscono i muscoli interessati, liberandole da un’eccessiva pressione.
Come ultimo punto, non meno importante bisogna fare attenzione alle controindicazioni in quanto la magnetoterapia è sconsigliata in alcuni casi, ad esempio alle pazienti in stato di gravidanza, a portatori di stimolatori cardiaci (pace-maker) perché le onde magnetiche potrebbero interferire con il corretto funzionamento dell’apparecchio, a pazienti epilettici, in caso di infezioni o patologie tumorali in atto.
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N.B. Le indicazioni terapeutiche riportate non costituiscono, ovviamente, elenco esaustivo. Per consigli o soluzioni personalizzate chiamaci allo 011.323067 o inviaci un’e-mail a medisan@medi-san.com.
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