Il mal di schiena colpisce tra il 60% e l’80% degli adulti, soprattutto di età compresa tra i 40 e 50 anni, di cui il 20% soffre di reali e oggettive patologie vertebrali. Il dolore si localizza per lo più alle regioni posteriori del busto e a livello delle vertebre lombari e sacrali. Il mal di schiena si presenta in modo acuto, subacuto e cronico.

CAUSE ATTITUDINALI DEL MAL DI SCHIENA

Le cause più frequenti sono rappresentate da:

  • Atteggiamenti posturali non corretti e protratti nel tempo (es. attività professionali alla scrivania, guida dell’auto, televisore, studio/ lettura).
  • Movimenti del corpo eseguiti in modo non corretto durante attività lavorative intense (es. imbianchini, scarico e carico merci etc.)
  • Eccessiva tensione muscolare derivante da stress fisico e psicologico.
  • Sovrappeso e sedentarietà.  

COME PREVENIRE IL DOLORE

Alcuni piccoli accorgimenti di vita quotidiana:

  • IN UFFICIO, STUDIO/ LETTURA: tenere la colonna il più possibile estesa con l’aiuto di una sedia rigida e minuta di supporto lombare.
  • IN AUTO: in questa situazione, oltre alla tipologia del sedile, giocano altre variabili quali: tipologia della strada percorsa, sospensioni auto e posizione del sedile, cambio e volante.
  • SOLLEVAMENTO/ SPOSTAMENTO PESI: è consigliabile sollevare i pesi a busto esteso, perpendicolare al terreno, spiegando sempre le ginocchia, ed evitando di fare torsioni. Inoltre, è bene portare i carichi bilateralmente e mai da un solo lato.
  • NELLO SPORT: le cause più frequenti possono derivare da insufficiente riscaldamento muscolare, squilibrio di forze e di elasticità della muscolatura per mancato allineamento tra colonna, bacino e femori. Concorre al mal di schiena anche il mancato stretching muscolare.

COME PREVENIRE?

L’azione preventiva o di ristabilimento della situazione anatomo-fisiologica della zona lombosacrale dovrebbe seguire due direttive principali:

  1. Diminuire la lordosi lombare in modo che i carichi discali vengano scaricati perpendicolarmente ed in maniera equamente distribuita su tutta la superficie delle vertebre.
  2. Contrastare la retroversione del bacino.

COME?

Allungando e mantenendo elastici i muscoli che estendono la gabbia toracica sul bacino e quelli che flettono le cosce sul bacino (approccio fisioterapeutico).

Nella fase acuta l’utilizzo di un corsetto semi-rigido aiuta a ridurre il dolore poiché allenta la tensione dei muscoli paravertebrali e favorisce il riallineamento dei corpi vertebrali.

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N.B. Le indicazioni terapeutiche riportate non costituiscono, ovviamente, elenco esaustivo. Per consigli o soluzioni personalizzate chiamaci allo 011.323067 o inviaci un’e-mail a medisan@medi-san.com.