Descrizione
Una medicazione, in generale, è un materiale di copertura e protezione, una medicazione avanzata è una medicazione che tende a interagire con la sede della lesione per cercare di ottenere un risultato specifico.
Le medicazione avanzate si classificano genericamente, in base ai momenti di intervento, in medicazioni attive, interattive e passive.
Le medicazioni passive sono quelle in viscosa, tulle e garza che servono a proteggere e coprire in modo inerte una lesione.
Le medicazioni interattive sono le medicazioni tecnologicamente avanzate, dagli alginati alle medicazioni composte.
Nelle medicazioni attive sono inseriti elementi antimicrobici e collagene, fattori di crescita, cute biogenerizzata cellulare e non.
Oggi in commercio esistono diverse soluzioni, le più diffuse sono sicuramente gli idrocolloidi, gli idrogel, le schiume di poliuretano e gli alginati, ognuna delle quali ha il proprio scopo a seconda della lesione.
Ce ne parla in questo video il Dott. Paolo Rolando:
Il compito della medicazione è ovviamente quello di ottenere un miglioramento della ferita e portarla alla guarigione.
Noi ci occupiamo spesso delle lesioni da decubito, in cui è fondamentale conoscere la situazione del paziente, come si comportano le medicazioni e le caratteristiche tecniche.
Medicare serve a gestire l’essudato (il liquido che si forma durante processi infiammatori acuti di varia natura, accumulandosi negli interstizi tissutali o nelle cavità sierose) ma ogni essudato presenta caratteristiche diverse, va da sé che una medicazione non può essere utilizzata su tutte le lesioni.
Soffermandoci sulle medicazioni avanzate più diffuse, gli idrocolloidi sono state i primi a essere commercializzati, sono tutt’oggi i più diffusi e si utilizzano nelle ferite poco essudanti, sono semplici da rimuovere e posizionare, si possono ritagliare e ne esistono anche trasparenti per poter monitorare il progredire della ferita della lesione.
Anche le schiume di poliuretano sono molto utilizzate e sono indicate in casi di essudato importante, hanno quindi potere assorbente. Esistono diverse forme e si adattano bene alle zone anatomiche più difficili come il tallone e sono, anche queste, semplicissime da utilizzare con il vantaggio che si possono tenere in sede anche dai 4 ai 6 giorni, senza doverle cambiare molto spesso.
Gli essudati possono essere: scarsi, moderati e abbondanti e, di conseguenza, una medicazione avanzata sarà idonea in base alla capacità di assorbire l’essudato, di trasmettere quindi l’evaporazione della parte della lesione, ritenere i fluidi e sequestrare, all’interno della medicazione, le sostanze all’interno dell’essudato.
Un altro aspetto che riguarda l’essudato e, di conseguenza la corretta medicazione, è la viscosità, esiste infatti una differenza fondamentale tra un essudato sieroso, un essudato ematico e un essudato francamente purulento; una medicazione tecnologicamente avanzata deve essere in grado di poter gestire diverse tipologie di essudato.
Una medicazione deve inoltre essere in grado di associare la capacità di assorbimento e di gestione anche a alla capacità di tipo antisettico, quindi, laddove una lesione presenta dei segni clinici locali di infezione occorrono medicazioni in grado di svolgere un’azione antisettica con reale attività di controllo della carica batterica sulla lesione. Le caratteristiche ottimali di una medicazione antisettica sono sicuramente la presenza di un antisettico efficace non citotossico e che la stessa medicazione mantenga un contatto ottimale fra l’interfaccia medicazione e il fondo della lesione per permettere la performance ottimale dell’antisettico stesso.
Il microclima che la medicazione crea è fondamentale per una pronta guarigione in tutta sicurezza.
La compressione è fondamentale per la gestione dell’essudato, così come la terapia a pressione negativa, fondamentale associata alla compressione per lesioni degli arti inferiori.
Non esiste una medicazione che vada bene per tutto, qual è quindi il modo di lettura? Occorre trovare sulla lesione il suo segno prevalente che esprime il momento fondamentale di scelta.
Non sottovalutare mai l’appropriatezza clinica perché spesso lesioni vengono male interpretate per cui è importante un approccio diagnostico corretto.
Quali caratteristiche dovrebbero avere medicazioni per ulcere degli arti inferiori sotto bendaggio? Sicuramente medicazioni che evitano l’effetto gradino e quindi preservino la lesione e assorbano anche sotto elastocompressione.
Lesioni essudanti occorre trattarle con l’elastocompressione impedendo la macerazione perilesionale, utilizzando medicazioni ad assorbimento verticale.
Il bendaggio compressivo e il gambaletto elastico limitano la traspirabilità di molte medicazioni per cui è ottimale utilizzare sotto bendaggio medicazioni molto traspiranti prive di film di copertura che le rendano completamente occlusive, a meno che non si tratti di lesioni a bassissima essudazione.
È importante che la medicazione eviti il traumatismo sulla trazione, per cui sotto gambaletto elastico, sotto bendaggio compressivo è importante che la medicazione non si dislochi e non traumatizzi la lesione stessa.
Siamo specializzati anche in medicazione avanzata, da noi troverai ciò che ti occorre per curare in modo ottimale la tua lesione.
N.B. Le indicazioni terapeutiche riportate non costituiscono, ovviamente, elenco esaustivo. Per consigli o soluzioni personalizzate chiamaci allo 011.323067 o inviaci un’e-mail a medisan@medi-san.com.
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